La moda si sa, è una delle arti più influenti e importanti al mondo, ma dal punto di vista etico come si comporta? In questi mesi si sta parlando moltissimo di moda circolare. Ne parlano i brand e ne parla anche la politica. Ma che cos’è e perché si lega ad OkiDoki by AteliElle?
Per comprendere la vera essenza della moda circolare e quella di OkiDoki by AteliElle, voglio prima chiarire il concetto di economia e di moda circolare.
Economia Circolare che cos’è
Per economia circolare s’intende un’economia pensata per potersi rigenerare da sola.
In un’economia circolare i flussi di materiali sono infatti di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera.
L’economia circolare è dunque un modello di produzione e consumo pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, ridurre al massimo gli sprechi promuovendo la rottura del legame tra consumo di risorse e sviluppo economico che è invece tipico dell’economia lineare.
Dall’economia circolare alla moda circolare
Documentandomi sull’impatto ambientale del settore moda ho preso consapevolezza del disastro cui stiamo andando incontro e del peso che l’industria della moda ha in termini di salute del pianeta.
L’industria tessile, produce una grande quantità di rifiuti: ogni anno, circa 90 milioni di capi di abbigliamento finiscono nelle discariche. Che siano stracci, capi realizzati con materiali a basso costo o abiti di qualità ancora in buone condizioni, quello che stiamo facendo è inondare l’Africa di rifiuti.
E’ chiaro dunque, che moda e inquinamento sono argomenti strettamente collegati tra loro e che la direzione della moda ha volutamente intrapreso la via della circolarità.
Moda circolare come funziona
Per comprendere il principio su cui si fonda la moda circolare, è necessario iniziare a pensare alla vita di ogni singolo capo come un “cerchio” che non mette in conto delle uscite.
Se la fast fashion si basa su abiti di scarsa qualità da indossare poche volte e poi gettare fra i rifiuti indifferenziati, la moda circolare invece è sinonimo di qualità e lunga durata: avvia un processo virtuoso nel quale a guadagnarci non è solo l’ambiente ma anche il nostro portafoglio.
Nella moda circolare i materiali usati vengono prodotti limitando il più possibile il loro impatto sull’ambiente e possono avere una lunga durata nel corso degli anni.
A fine ciclo vitale possono inoltre essere riciclati in modo sostenibile e rigenerati.
I tessuti messi in commercio per confezionare abiti duraturi verranno quindi riusati in forme diverse contribuendo a un notevole risparmio di risorse ed energia.
Ne segue che, la prima vera scelta sostenibile sta nella ricerca delle materie prime ecologiche, prodotte senza l’utilizzo di pesticidi dannosi per l’ambiente.
Moda Circolare, questione di cultura e mentalità
La moda circolare non si limita alla fase di progettazione e produzione, che riguarda per lo più scelte che spettano alle aziende produttrici, ma investe anche le abitudini di consumo e la gestione dei prodotti alla fine del loro ciclo di vita. Insomma, è anche questione di cultura e mentalità e richiede la partecipazione di ognuno di noi.
Abituati come siamo all’accumulo compulsivo di abiti usa e getta, economici ma poco sostenibili, finiamo per dimenticarci dell’importanza delle nostre scelte in termini ambientali.
Ciò che occorre fare per abbracciare questo “valore” è pensare nel nostro piccolo di cominciare ad adottare abitudini più sostenibili nelle piccole azioni di tutti i giorni, anche e soprattutto quando si tratta di vestirci.
Fare scelte di acquisto e consumo responsabili e sostenibili, lontane dalle logiche compulsive della fast fashion e tese a eliminare il superfluo, costituisce indubbiamente il primo passo verso il cambiamento.
Ma non l’unico.
Se il primo passo è quello di scegliere capi realizzati con materiali riciclati, il secondo è fare qualcosa per ciò che è già stato prodotto fuori da questa logica.
Liberandoci da ciò che non usiamo più e comprando ciò che è già stato usato, possiamo allungare il ciclo di vita di un capo e aiutare al contempo l’ambiente.
Che poi alla fine, lo sai anche tu, quantità non è sinonimo di qualità e la qualità, è ciò che conta davvero.
Moda sostenibile a Catania: arriva Okidoki by AteliElle
OkiDoki by AteliElle, la mia boutique di usato di lusso, la cui apertura è prevista per metà ottobre, mira a sensibilizzare ulteriormente la comunità verso una coscienza green, dimostrando che possiamo fare molto di più in termini di ecologia senza rinunciare alla moda, allo shopping e soprattutto alla qualità.
Per il momento non ti dico altro, ma continua a seguirmi per saperne di più! 🙂